Cos’è?
L’irrequietezza, la disattenzione e l’impulsività sono comportamenti frequenti nei bambini ma quando diventano patologicamente elevati ed invalidanti compromettendo il funzionamento sociale, familiare e scolastico del bambino/ragazzo allora si parla di disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Le caratteristiche principali del disturbo sono la disattenzione che consiste nella difficoltà di focalizzare l’ attenzione su uno stimolo e di prolungare lo sforzo di elaborazione cognitiva su uno specifico oggetto; l’iperattività che consiste in una motricità eccessiva rispetto al necessario e l’impulsività che consiste in un comportamento non pianificato ed immediatamente agito senza pensare alle conseguenze.
In età scolare i bambini con ADHD tendono a mostrare difficoltà nel compiere le operazioni per prepararsi e bisogno di costanti richiami per svolgere anche le più semplici attività di tutti i giorni come vestirsi, lavarsi e mangiare. Questi bambini tendono ad avere difficoltà a rispettare le regole e a rimanere seduti, se costretti possono reagire muovendo le gambe o giocando, in alcuni casi possono avere reazioni aggressive.
Questi bambini/ragazzi hanno in fatti scarsa tolleranza alla frustrazione, eccessi d’ira e prepotenza che possono comportare un rifiuto da parte dei coetanei.
L’esecuzione dei compiti a casa è affrettato e inaccurato e spesso anche se completi vengono dimenticati a casa, i risultati scolastici sono generalmente negativi e possono portare il bambino/ragazzo a fermarsi ad un livello di istruzione inferiore rispetto a quello che, grazie alla loro intelligenza, potrebbero fare.
Possono avere difficoltà motorie e la loro scrittura è spesso disordinata, tuttavia sono molto bravi nel computer e nei videogiochi .
Tuttavia sono bambini creativi, spiritosi, sensibili, gentili e affettuosi e se il contesto in cui vivono è strutturato in modo funzionale al suo comportamento può migliorarlo poiché questi bambini sono dotati di intelligenza, curiosità ed energia che possono essere incanalate in attività costruttive e consentire loro di raggiungere buoni risultati a scuola ed in qualsiasi attività essi scelgano di intraprendere.
Cosa può fare lo psicologo ?
Rivolgersi a uno psicologo permette di ottenere una diagnosi e di conseguenza di attivare un intervento precoce offrendo al bambino/ragazzo i mezzi necessari per incrementare la sua funzionalità nelle attività quotidiane.
L’ intervento non consiste solo in specifici training di potenziamento o nel sostenerli nel loro percorso scolastico attraverso le attività di doposcuola, ma anche e soprattutto nel lavorare per il loro benessere attraverso percorsi di sostegno per aumentare l’ autostima, spesso molto bassa, e attraverso interventi di supporto in caso di comorbilità con ansia o depressione.
Lo psicologo, infine, può fornire a genitori e insegnanti supporto e consiglio per affrontare i momenti difficili e può aiutarli a costruire nuove modalità relazionali ed educative che gli permettano di creare un contesto positivo in cui il bambino/ragazzo possa crescere ed esprimersi al meglio.
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